Coronavirus proroga dello stato di emergenza: via libera dal CdmCoronavirus,trading a breve termine Regione Lombardia: "Fase 2 uguale per tutti"Coronavirus, Regione Lombardia: "Fase 2 uguale per tutti"Coronavirus, Regione Lombardia ribadisce la sua posizione in merito alla fase 2: "No a scaglionamenti, deve essere uguale per tutti". di Antonino Paviglianiti Pubblicato il 21 Aprile 2020 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronaviruslombardia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Regione Lombardia non cambia idea: la fase 2 da coronavirus deve essere uguale per tutti. Lo ha ribadito, nuovamente, martedì 21 aprile, il Presidente Attilio Fontana: “Una riapertura regionalizzata sarebbe monca, zoppa, che non consentirebbe un equilibrato sviluppo alle Regioni che aprono”. Questo, dunque, il pensiero del governatore lombardoin collegamento con la trasmissione 24 Mattino su Radio24. Sia Fontana che il suo assessore al Welfare, Giulio Gallera, sono intervenuti per respingere la possibilità di una riapertura differenziata su base regionale. Così, dunque, Regione Lombardia risponde al post social in cui il premier Giuseppe Conte ha annunciato per i prossimi giorni: “Un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali”.Coronavirus fase 2: il pensiero di Regione LombardiaSecondo Attilio Fontana, infatti, la fase 2 da coronavirus non deve essere regionalizzata poiché: “C’è una tale interconnessione tra le filiere produttive e tra le varie attività commerciali che c’è veramente il grosso rischio che faccia più danni che vantaggi una apertura a spizzichi e bocconi e a macchia di leopardo”. Il governatore lombardo è convinto che: “La riapertura debba avvenire quando il rischio del contagio si sia concluso o sia vicino alla conclusione su tutto il territorio. Proprio per i collegamenti che saranno necessari c’è il rischio che il contagio possa riprendere senza sapere da dove riparte. Penso sia una valutazione che debba essere fatta nella sua globalità”.Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, è intervenuto a Mattino Cinque per confermare il pensiero di Fontana: “Tenere insieme il Paese è la cosa migliore. Contrariamente, aprire prima alcuni Regioni e poi altre non è la strategia migliore”. Secondo l’assessore forzista anche in Cina: “Abbiamo avuto i contagi di ritorno tra regioni e regioni. Poi valuteremo se in sicurezza alcune aree possono ripartire prima, ma io penso che sia più intelligente farlo per categorie produttive che garantiscono sicurezza”.LEGGI ANCHE: Coronavirus, come cambieranno i centri estetici dal 4 maggio?Coronavirus: i dati della LombardiaSugli ultimi dati del contagio da coronavirus In Lombardia, Gallera li interpreta coem “complessivamente confortanti, le pressione su pronto soccorso sono fortemente diminuite, si iniziano a liberare le aree dedicate alle terapie intensive. E questo ci fa iniziare un percorso. Regione Lombardia – ha concluso – sta lavorando con un orizzonte, se la scienza darà il disco verde, che è il 3 maggio, però facciamolo in quadro generale”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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