Parigi 2024, la premier Giorgia Meloni arriva a Casa Italia - Tiscali NotizieUn'indagine di Cst per Assoviaggi-Confesercenti,MACD in esclusiva per l'Adnkronos, mette in evidenza questa scelta che dilaga anche tra gli italiani, non per forza 'single', con il 12% dei vacanzieri che partono soli. Rebecchi: "Una nuova tendenza sulla scia dei cambiamenti della società anche in Italia dove una famiglia su tre è composta da una sola persona". (Fotogramma)21 luglio 2024 | 13.21Redazione AdnkronosLETTURA: 3 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Partire per le vacanze da soli è un scelta sempre più comune, una vera e propria tendenza che si va affermando. Quest’anno saranno circa 22,5 milioni i visitatori stranieri che arriveranno in Italia da soli e la quota di viaggiatori in solitaria è in crescita anche tra gli italiani, raggiungendo ormai il 12%. A stimarlo è uno studio Cst per Assoviaggi-Confesercenti, in esclusiva per l'Adnkronos. Le partenze individuali non sono certo una novità. Se prima, però, erano legate soprattutto a esigenze lavorative e familiari, negli ultimi venti anni la quota di vacanzieri che intraprendono da soli un viaggio ‘leisure’ (di piacere) si è progressivamente ampliata, fino ad assestarsi tra l’85% ed il 90% del totale complessivo dei viaggiatori individuali. Attenzione però: il ‘solo travelling’ non è per forza sinonimo di viaggio ‘fai da te’: sui 4 milioni di italiani circa che hanno utilizzato i servizi delle agenzie di viaggio per fare una vacanza questa estate, quasi 500mila sono turisti individuali. "Oggi questo è un segmento di mercato del turismo organizzato che, sebbene sia ancora decisamente minoritario in termini assoluti, appare in forte crescita", spiega il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi, all'Adnkronos. "Una modalità di consumo turistico che si è probabilmente affermata anche sulla scia dei cambiamenti della società: - sottolinea - in Italia ormai una famiglia su tre è composta da una sola persona. Partire da soli è una scelta che piace di più alle donne e ai giovani fino ai 40 anni, con una discreta capacità di spesa". "Sarebbe un errore però pensare che i viaggiatori in solitaria siano semplicemente ‘single’: - aggiunge Rebecchi - a spingere verso il viaggio da soli, spesso, è la voglia di concedersi tempo per sé stessi ma anche e soprattutto il desiderio di vivere una vacanza ‘esperienziale’ diversa dalle altre. Per questo spesso i 'lone travellers' si avvalgono della consulenza, del supporto e delle garanzie di sicurezza fornite dalle agenzie di viaggio". “Il turismo organizzato, da tempo, risponde a questa nuova esigenza. Ci sono molti pacchetti pensati per i viaggiatori in solitaria, dai percorsi cicloturistici a quelli culturali. Ma ci sono anche i gruppi per i turisti individuali: dalle grandi crociere per single ai piccoli viaggi organizzati che consentono anche a chi parte da solo di aggregarsi ad un gruppo di piccole dimensioni, accompagnato da un esperto della destinazione. Si cercano soprattutto viaggi in mete culturali, con programmi esclusivi che possono fornire esperienze inedite di turismo attivo". "Ad esempio, i cammini, dalla via Francigena al trekking in altre località europee, incontrano spesso la preferenza di questo tipo di viaggiatori. - spiega Rebecchi - All’estero, tra le tipologie di viaggio che interessano sempre di più chi parte da solo, anche le esclusive crociere sul Nilo in Dahabeya, una imbarcazione a vela tradizionale". (di Cristina Armeni){ }#_intcss0{ display: none;}#U11654948987KLB { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11654948987n1B { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11654948987BUF { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11654948987Tz { font-weight: bold;font-style: normal;}#U1165494898769H { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11654948987TW { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11654948987cLB { font-weight: bold;font-style: normal;}
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