Pensione anticipata con totalizzazione dei contributi: cos'è e chi può richiederlaMilano,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella 2 lug. (askanews) – In occasione del lancio della Countryman All Electric, Mini sceglie Noi Techpark per realizzare un progetto all’insegna della sostenibilità insieme all’azienda Emotitech. Nato nel 2017 dalla riqualificazione dell’ex fabbrica di alluminio Alumix nel quartiere fieristico di Bolzano, Noi Techpark è il distretto dell’innovazione dell’Alto Adige in cui aziende, istituti di ricerca, università e start-up collaborano allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia nei settori Green, Food & Health, Digital e Automotive Automation. Esempio di architettura razionale degli anni ’30, il Noi Techpark vuole ricordare il suo passato per sancirne la distanza: da industria pesante ed energivora a luogo di idee in una struttura ad impatto zero, certificata con il più alto livello di sostenibilità, 52 laboratori e competenze elevate, con oltre 1.200 ricercatori (70% laureati con master o con Phd, per il 60% under 40). Il progetto scelto da Mini con il Noi Techpark si chiama Urban Shield ed è realizzato con l’azienda di human innovation Emotitech. Si tratta di un innovativo processo di verniciatura del cemento con vernici di lunga durata, impermeabili e capaci di catturare l’inquinamento per creare opere di arte pubblica e studi di colore. L’obiettivo è riqualificare aree urbane degradate con effetti positivi sull’estetica, quindi sul benessere delle persone, sui costi di manutenzione e sulla sostenibilità. I test sono stati condotti nei laboratori Laimburg e Eurac, all’interno del Noi Techpark, mentre Emotitech specializzata nel design di esperienze empatiche, si è occupata dell’analisi delle emozioni delle persone anche attraverso l’uso di dati biometrici per realizzare altri progetti di rigenerazione urbana. Un esempio dell’impiego delle tecnologie di Emotitech è Noi, un’opera di street art realizzata da Luca Font all’interno del Noi Park con i colori della campagna di comunicazione di Mini: verde, blu, rosa e arancio abbinati al bianco e nero del distretto dell’innovazione. Innovazione e sostenibilità sono caratteristiche anche della All-Electric Mini Countryman E e SE che abbiamo avuto modo di guidare da Milano al Noi Techpark di Bolzano. A bordo la nuova connettività Mini fluida e abbastanza intuitiva con la mappa di navigazione che segnala le soste di ricarica ottimali in base al percorso e sistemi di assistenza alla guida di livello 2. Due le versioni entrambe con batteria da 66 kW e un peso di 2 tonnellate. La più potente Mini Countryman SE con due motori elettrici e trazione integrale ha una potenza di 313 CV, 494 Nm per uno 0-100 km/h in 5,6 secondi e una velocità massima di 180 km/h. La batteria è da 66 kWh per una autonomia di circa 300 km, considerando un consumo medio durante il test drive di 22 kW per 100 km. Per la ricarica andando verso Bolzano ci siamo fermati ad Affi dopo aver percorso 170 km, con una autonomia residua del 30%. In 46 minuti a una potenza di 75 kW la carica è tornata al 100%. La Mini Countryman E, invece, ha più autonomia (consumi 20 kW/100 km) perché monta un solo motore elettrico da 204 CV e ha la trazione anteriore. Lo 0-100 viene coperto in 8,6 secondi e la velocità massima è di 170 km/h. Con la ricarica rapida a corrente continua fino a 130 kW, servono circa 30 minuti per caricare la batteria dal 10% all’80%. I prezzi partono da 40.700 per la E in versione Essential, mentre la SE parte da 46.900 fino ai 54.380 della top di gamma Jcw. -->
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