Nordio da Meloni sull’emergenza sovraffollamento in carcere nel giorno del sì al decreto leggeHacker violano profili genetici di oltre 7 milioni di personeHacker violano profili genetici di oltre 7 milioni di personeUn gruppo di hacker ha avuto accesso ai profili genetici dei clienti della società 23andMedi Francesca Santi Pubblicato il 6 Dicembre 2023 alle 10:38 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatahackerUSA#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Economista Italiano 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiHacker violano profili genetici di oltre 7 milioni di personeCome hanno fattoLe conseguenzeUno o più hacker sono entrati in possesso di quasi sette milioni di profili, appartenenti ai clienti della società genetica americana 23andMe.Hacker violano profili genetici di oltre 7 milioni di personeI dati contenevano informazioni sui test genetici, inclusi in alcuni casi i rapporti sugli antenati, i codici postali e gli anni di nascita degli utenti. Un documento, depositato venerdì dalla società alla Securities and Exchange Commission, dimostra che circa 14mila account sono stati violati. Sembrerebbe inoltre che gli hacker siano riusciti ad accedere circa 5,5 milioni di profili che utilizzano una funzionalità aziendale chiamata DNA Relatives. Quest’ultima consente agli utenti di trovare i parenti genetici. Il comunicato avverte che gli hacker sono anche in grado di collegarsi ad “un numero significativo di file”.Come hanno fattoSi tratta dell’ultimo caso di hacking che ha colpito un’importante azienda statunitense. Il mese scorso, la società di gestione delle identità Okta ha ammesso che gli hacker avevano rubato i dati di tutti gli utenti nel sistema di assistenza clienti. Nel caso di 23andMe, sono stati riutilizzati vecchi nomi utente e password di altri siti web per penetrare negli account. Una tecnica rudimentale ma efficace, che in gergo è conosciuta come credential stuffing. Già ad ottobre la società aveva ammesso che alcune informazioni relative ai profili dei propri utenti erano state messe in vendita sul dark web. Allora l’attacco era stato rivendicato da un hacker, che aveva condiviso un post in cui spiegava di aver rubato 4 milioni di profili genetici “delle persone più ricche che vivono negli Stati Uniti e nell’Europa occidentale”.Le conseguenzeSecondo quanto riportato da un portavoce di 23andMe “Non c’è stata alcuna segnalazione di uso inappropriato dei dati dopo la fuga di notizie”. La divulgazione di questi, infatti, potrebbe avere gravi conseguenze. Nel 2008 è stato convertito in legge il Genetic Information Nondiscrimination Act, che protegge gli individui dalla discriminazione basata sulle loro informazioni genetiche, nella copertura sanitaria e nel mondo del lavoro.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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