Tamponamento a catena sulla A1, incidente per l’auto della scorta di Giuseppe ConteFilm su salvataggio Carola Rackete al Festival dei Popoli di FirenzeFilm su salvataggio Carola Rackete al Festival dei Popoli di FirenzeL'evento si terrà dal 2 al 9 Novembre 2019: il film di apertura sarà "Sea Watch 3" e racconterà il salvataggio dei 53 migranti di Carola Rackete. di Alberto Pastori Pubblicato il 21 Ottobre 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatafilmmigranti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Campanella 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Dal 2 al 9 Novembre 2019, si terrà a Firenze la 60esima edizione del Festival dei Popoli. L’evento cinematografico è promosso dall’omonima associazione impegnata nella promozione e nello studio del cinema di documentazione sociale. Il film scelto per aprire il Festival sarà il film-documentario ‘Sea Watch 3’, dedicato alla nave ong capitanata da Carola Rackete. La pellicola, girata dai giornalisti-registi Jonas Schreijag e Nadia Kailouli che erano a bordo dell’imbarcazione in quei concitati giorni del Giugno 2019, racconta in presa diretta il salvataggio in mare di 53 migranti, l’arrivo della polizia e l’irruzione della nave sulle coste di Lampedusa.Film su salvataggio Carola RacketeCarola Rackete, nel Giugno del 2019, fu arrestata e poi rilasciata dopo avere speronato una motovedetta della Guardia di Finanza nel tentativo di sbarcare, senza autorizzazione, i migranti a bordo. Recentemente la ragazza ha presenziato al Parlamento europeo. Nel suo intervento a Bruxelles ha parlato del contributo dato in prima persona nelle attività di salvataggio dei naufraghi nel Mediterraneo.Durante quell’occasione, Carola Rackete aveva detto: “Abbiamo vissuto delle situazioni alienanti. Abbiamo dovuto legare i corpi affinché non affondassero intorno a noi. Ho visto persone lasciate sole in mare o riportate nella Libia da cui erano appena fuggite. Ma nessuna esperienza è stata pesante come Sea Watch 3 con a bordo i migranti per giorni che nessuno voleva”. Carola Rackete ha poi continuato dicendo che tutte le istituzioni avevano alzato un muro e di essere stata prima attaccata e poi di essersi “ritrovata da sola”.La reazione di Salvini“Un’opera d’arte da non perdere”. Così Matteo Salvini demolisce il filmetto in onore di Carola Rackete. Di cosa si tratta? Succede che a bordo della nave della Rackete si trovassero anche due sconosciuti giornalisti-registi (Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli) che hanno filmato tutti gli eventi: l’ avvistamento al largo della Libia di 53 migranti, la sfida alle autorità italiane (compreso lo speronamento dei finanzieri) e i racconti degli africani salpati da Tripoli per arrivare nella ricca Europa.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Le fotografie di Charlotte Lartilleux in mostra a Napoli contro la violenza sulle donneBarelli (Fi): risultato in Abruzzo rafforza centrodestra di governo - Tiscali Notizie Abruzzo, Conte: risultato modesto per M5s, lavoreremo con più forza - Tiscali NotiziePer accogliere Xi Jinping, Viktor Orbán si fa beffe di tutte le regoleScozia, il premier Yousaf si dimette e conferma la profonda crisi del partito nazionalista