Tagle: il nostro mondo ha estremo bisogno di misericordia e perdono - Vatican NewsStati Generali,Economista Italiano ultima giornata a Villa Pamphilj con imprese e artistiStati Generali, ultima giornata a Villa Pamphilj con imprese e artistiA Villa Pamphilj si chiude l'ultima giornata degli Stati Generali. Oggi il premier incontra le grandi imprese e gli artisti per affrontare la ripresa. di Marco Grieco Pubblicato il 21 Giugno 2020 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirusgoverno#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Oggi è il giorno conclusivo a Villa Pamphilj e agli Stati Generali è la volta delle grandi imprese e degli artisti. Non poteva essere diversamente per i secondi, visto che oggi 21 giugno ricorre anche la Festa della Musica.Stati Generali e le imprese a Villa PamphiljNella splendida cornice di Villa Doria Pamphilj, il premier Conte incontra questa domenica le grandi imprese italiane, come Biagiotti, Venchi, Riello e Novamont: motori essenziali del Paese a cui seguiranno gli incontri con il mondo della cultura. Tanti gli esponenti convocati, da Boeri a Fuksas, passando per il regista Tornatore e lo scrittore Baricco. L’idea che scandisce l’ultima giornata è la stessa: il dialogo, che è una componente imprescindibile per il presidente del Consiglio.Il Governo in dialogo con grandi e piccole impresePer la giornata conclusiva degli Stati Generali, il premier continua il dialogo con l’imprenditoria italiana. Stavolta, i nomi riflettono aziende importanti, capisaldi del Made in Italy. Eppure, gli incontri delle giornate precedenti mostrano una rete resa coesa anche grazie alle piccole e medie imprese. Nella giornata di sabato 20 giugno, Conte ha incontrato gestori di negozi, operatori del turismo. Anche i ristoratori italiani hanno messo in luce le loro difficoltà. Il premier ha voluto ascoltare coloro che, qualche settimana prima, hanno raccontato le loro storie: “Ieri pomeriggio, una finestra della Consultazione Nazionale di Progettiamo Il Rilancio, è stata dedicata ad alcuni di loro, che ho incontrato senza il filtro di associazioni di rappresentanza. Ci siamo confrontati in modo franco e diretto. Le loro testimonianze hanno arricchito il dialogo che stiamo coltivando in questi giorni, per mettere a punto un Piano di Rilancio che sia pienamente condiviso e davvero efficace nel comune interesse. Dobbiamo lavorare con fiducia” ha scritto Conte.Alcuni “convocati”, come Boeri, hanno fatto sapere di avere con sé proposte concrete e attuabili. Nell’attesa di tracciare il nuovo futuro dell’Italia post pandemia, non manca chi critica l’eccessiva “riservatezza” di un vertice che riguarda tutti.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Gemma, Google lancia i suoi nuovi modelli open-source - AI newsOlimpiadi, un campione per fratello - Vatican News I minatori di criptovalute che rubano l'energia elettrica al Paraguay - Il PostEconomia, strategia di Panetta: l'Italia rischia di perdere Pil, migranti contro la denatalità – Il TempoQuora non si fa più le domande di una volta - Il Post