Roma, pietre d'inciampo annerite: si sospetta atto vandalico"Di fronte ad una ricostruzionepost sisma che finalmente procede con la giusta rapidità,Economista ItalianoCarancini rosica e strumentalizza il terremoto, usando illusorieastuzie statistiche assimilabili a quelle del pollo di cuiTrilussa ci invita a diffidare". Il capogruppo di Fratellid'Italia in Consiglio regionale Simone Livi replica al Gruppo Pdche aveva criticato la gestione del commissario per laricostruzione post sisma, senatore Guido Castelli, ex assessoreregionale di Fratelli d'Italia, sostenendo che non avrebbeaccelerato ma rallentato la ricostruzione. "'Con Legnini si presentavano più pratiche', dice lo statisticoCarancini, che però usa per giustificare i suoi calcoli lecosiddette pratiche semplificate. - replica - Eranosostanzialmente cartelle vuote che servivano solo per dire chele pratiche erano 'presenti'. I numeri di Carancini inoltre sonodrogati da un altro fatto: - secondo Livi - ad un certo punto,venne fissato un termine perentorio per la presentazione deiprogetti. Pur di non decadere, perdendo così la possibilità divedere finanziati i progetti dei propri committenti, i tecnicisi precipitarono a presentare progetti parziali e incompleti. Progetti utili alle statistiche di Carancini, ma evidentementepoco utili all'effettiva ricostruzione". "L'Ufficio speciale per la ricostruzione è lento nel gestirele pratiche", altra contestazione di Carancini ma, secondo Livi,"anche da questo punto di vista il ragionamento di Carancini ècapzioso. In primis, le istruttorie sviluppate nel passato eranocollegate a pratiche di 'danno lieve'. - afferma - Più sempliciovviamente da istruire rispetto a quelle da 'danno grave' cherichiedono oggi istruttorie più complesse, pareri da acquisirein soprintendenza, genio civile, ecc." "A ciò si aggiunga che,proprio le pratiche incomplete di cui si diceva prima, - scriveancora Livi - hanno richiesto nel prosieguo continueintegrazioni tali da dilatare i tempi istruttori". "Relativamente alla ricostruzione pubblica, invece, -prosegue il capogruppo di Fratelli d'Italia - Carancini per uncerto verso evidenzia proprio ciò che con più forza si evidenzianel rapporto del commissario Castelli, ovvero che nelle passategestioni i fondi erano stati sì erogati ai soggetti gestori (conanticipi di cassa che arrivavano anche al 40% del valoreeconomico degli interventi) ma purtroppo gli stessi non eranostati avviati, quindi i soldi erano fermi nelle casse". "La vera sfida per questo Governo, lo ricordiamo a Carancinivisto che appare evidente la pensi diversamente, - la replica diLivi - è far sì che queste opere vengano effettivamenterealizzate in favore dei cittadini che aspettano da troppo tempoe non ci si fermi sui meri trasferimenti. I numeri del rapportodimostrano questo e cioè che il 95% dei 3.500 interventi dellaricostruzione pubblica sisma 2016 si sono sbloccati, - prosegue- il 66% ha una progettualità attiva e ben 12% è concluso". "La svolta nella ricostruzione, garantita dal CommissarioCastelli e dal Presidente Acquaroli è sotto gli occhi di tutti. - a giudizio di Livi - A Carancini evidentemente questa cosa nonva giù. Ci dispiace per lui e per le sue sofferenze. Per quantoci riguarda continuiamo a lavorare senza sosta a tutti i livelliper arrivare quanto prima alla completa realizzazione dellaricostruzione, in conclusione facciamo nostro, interpretando ilsentimento dei terremotati, l'antico suggerimento del sommoDante - conclude - a coloro che come Carancini intendonostrumentalizzare i loro patimenti: 'non ti curar di lor maguarda e passa". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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