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L’Empire di Bruno Dumont: cosa succede quando un filosofo incontra il Lato Oscuro della Forza

Com’è giusto quel che piace ai giganti del web. Il più subdolo degli autoritarismiProsito«Qui accogliamo gli animali che hanno subito abusi»Casa Orizzonti dal 2008 è un rifugio sicuro per trovatelli che hanno in comune un passato fatto di abbandoni,Economista Italiano maltrattamenti e torture da parte dell’uomo – «Facciamo di tutto per offrire il nostro affetto per il resto della loro vita»© CdT/Chiara Zocchetti Irene Solari14.10.2023 06:00Casa Orizzonti è un piccolo rifugio per animali a Prosito che, dal 2008, racconta molte storie. Tutte diverse tra loro ma tutte nate da un denominatore comune: un passato triste fatto di maltrattamenti, sequestri e abbandoni. Spesso con vere e proprie torture fisiche e psicologiche. I protagonisti sono tantissimi: cani, gatti, uccellini, caprette, roditori, rettili. Ma anche cavalli, galline, visoni e maiali. Tutti loro, grazie a questo rifugio, hanno potuto trovare un approdo sicuro dove vivere felici e protetti. Cucce fatte di cuscini, ampie voliere, casette di legno, recinti all’aria aperta, spazi e cibo in abbondanza. E, soprattutto, tanto affetto di chi si prende cura di questi animali ogni giorno con passione e dedizione. Come ci racconta Tanya Tralamazza, dell’Associazione Casa Orizzonti.Unica condizione: la felicitàLa loro è una missione speciale: «Accogliamo gli animali che non possono più essere adottati dai privati perché hanno un passato difficile, sono stati vittime di maltrattamenti, oppure perché sono troppo anziani o malati». Delle condizioni che non permettono più loro di essere reinseriti in una famiglia. Già molte volte è difficile reperire un posto per i trovatelli giovani e in salute, spiega la nostra interlocutrice, «possiamo immaginare la situazione per gli altri, che in più hanno subito delle ingiustizie da parte dell’uomo per quasi tutta la loro vita».Ma - domandiamo a Tralamazza - se qualcuno se la sentisse, consapevole delle esigenze accresciute dell’animale, potrebbe adottare un ospite di Casa Orizzonti? «Se una persona se la sente, naturalmente, può farlo. Noi ne siamo molto felici. L’unica condizione che metto all’adozione - perché di adozione si tratta, mai di vendita - è quella che l’animale venga trattato bene come facciamo noi o ancora di più. Insomma, che abbia il meglio del meglio per il resto della sua vita».I cani restanoAdozioni responsabili, quindi, con l’eccezione dei cani ospiti della struttura: «Gli animali più sfortunati, da un punto di vista del vissuto, sono i cani. Loro - spiega Tralamazza - non li diamo in adozione, tranne qualche raro caso, perché sarebbe impensabile. Portarli via da qui sarebbe solo un’ulteriore sofferenza. Sono talmente anziani o traumatizzati che non possono essere ricollocati nelle famiglie». Anche perché, aggiunge, non sempre le famiglie sono il posto migliore per la pace di un animale vulnerabile. «Ci possono essere tante variabili all’interno delle dinamiche familiari, ci può essere un trasloco, il cambio di lavoro, l’arrivo di un figlio. Tutti fattori che rischiano di influire anche sulla vita dell’animale. E noi siamo piuttosto severi su questo punto: vogliamo il massimo del benessere per questi animali».I cani, dal punto di vista del vissuto, sono gli animali più sfortunatiAlla ricerca di soluzioniE gli ospiti a Casa Orizzonti non mancano. Anzi, sono tanti. Centinaia, «e ne dovrebbero arrivare ancora diversi», ci dice Tralamazza. E di tutti i tipi: si va dall’ara, maestoso e coloratissimo pappagallo tropicale, al minuto scoiattolo giapponese. Passando per i più “casalinghi” roditori e volatili da cortile. Tutti insieme sotto lo stesso tetto. Con però un problema che si fa sentire: lo spazio. «Stiamo cercando di prendere un angolo di prato in più per i nostri animali, ma è difficile, lo spazio è davvero limitato. E ci ritroviamo, a malincuore, a dover dire di no anche ad alcuni casi disperati perché ci manca lo spazio fisico». In alternativa, l’Associazione si muove per cercare un’altra sistemazione al di fuori del Ticino: «Dobbiamo pensare a collocare gli animali bisognosi nel resto della Svizzera o all’estero». L’obiettivo di Tralamazza è quello di garantire a ogni trovatello la migliore soluzione possibile: «Il mio sogno sarebbe poter liberare tutti gli animali e restituirli al loro ambiente naturale. Ho contattato anche dei centri di recupero in Costa Rica per mandare loro dei pappagalli che avevo qui, per farli tornare nel loro habitat».Il sogno sarebbe poter liberare tutti gli animali e restituirli al loro ambiente naturaleVolontari, cibo e lenzuolaUn altro scoglio da affrontare è quello economico, un problema venutosi a creare dopo il periodo della pandemia. «Prima del Covid potevamo permetterci le migliori cure veterinarie quando si presentavano gravi problemi di salute. Non avevamo preoccupazioni riguardo al cibo, acquistavamo la varietà più adatta a ogni esigenza, anche se si trattava di mangimi un po’ più cari. Adesso, invece, la situazione è diversa». Si fa più fatica a stare dietro a tutto. «Siamo una piccola associazione senza scopo di lucro, tutto ciò che riceviamo come donazione lo destiniamo agli animali, facendoci carico di tutti i costi relativi alla loro salute ed al loro benessere». Anche il Cantone dà una mano inviando personale a sostegno di Casa Orizzonti.Ma i volontari sono sempre i benvenuti, ogni piccolo aiuto è prezioso, aggiunge la nostra interlocutrice. «Chi vuole può passare anche solo una volta ogni una-due settimane per portare a passeggio i cani. Domandiamo ai volontari solo di avere serietà e costanza nel loro impegno». Benvenuti anche gli aiuti materiali, «come lenzuola o asciugamani che non si usano più, o cibo per animali». E, per chi desiderasse, c’è anche la possibilità di adottare a distanza un animale o diventare socio dell’Associazione: «È un messaggio che aiuta a far capire che gli animali non sono giocattoli». Più informazioni sul sito www.casaorizzonti.ch.Da sapere: il rifugio offre agli animali una riabilitazione psicofisica e un accudimento affettuoso. È possibile garantire in special modo queste cure adottando un animale a distanza. Soprattutto nei casi in cui i traumi non permettano una vera e propria adozione. La persona che deciderà di adottare a distanza riceverà una lettera, il certificato con la foto e la storia dell’animale adottato. L’offerta è libera e l'adozione a distanza si può anche regalare.In questo articolo: BellinzoneseAnimaliSocietà

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