Grazzanise, uomo trovato morto: non era rientrato a casaOnu: “Il buco nell’ozono si sta richiudendo. Processo quasi completo entr...Onu: “Il buco nell’ozono si sta richiudendo. Processo quasi completo entro il 2040”L’Onu ha ufficialmente annunciato che il buco nell’ozono si sta richiudendo: il fenomeno giungerà a compimento entro il 2040.di Ilaria Minucci Pubblicato il 10 Gennaio 2023 alle 00:32 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataonuTerra#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,MACD 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il buco nello strato di ozono che avvolge la Terra si sta richiudendo: lo ha riferito l’Onu che ha anche precisato che la situazione tornerà normale ai Poli tra il 2045 e il 2066.Onu: “Il buco nell’ozono si sta richiudendo. Processo quasi completo entro il 2040”Buone nuove dell’Onu sul buco nell’ozono. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, il buco nell’ozono si richiederà quasi completamente entro il 2040. Lo strato che protegge la Terra dai raggi del Sole si risanerà del tutto entro il 2045 sull’Artico ed entro il 2066 sull’Antartide.Nel dare l’annuncio, l’Onu ha anche precisato che una delle “ferite” ambientali che più hanno spaventato l’umanità è in fase di guarigione grazie alle iniziative messe in campo da molti governi che da anni seguono politiche volte a vietare l’uso di sostanze nocive per lo strato protettivo che abbraccia il Pianeta.L’allarme era scattato negli anni ’80 e, nel 1989, aveva portato alla sottoscrizione di un protocollo internazionale a Montreal, in Canada, che bandiva il 99% delle sostanze chimiche che compromettono l’esistenza dello strato di ozono. Tra le sostanze da evitare, c’erano ad esempio i clorofluorocarburi (CFC), usati come solventi e refrigeranti.Politiche Green e annuncio delle Nazioni UniteIntervenendo sul futuro dello strato d’ozono, l’Onu ha spiegato che l’azione intrapresa per risolvere il problema ha avuto ripercussioni anche contro la crisi climatica. I CFC, infatti, sono anche gas serra e persistere nel loro uso in modo continuativo e incontrollato avrebbe esasperato l’innalzamento delle temperature globali di almeno un grado centigrado entro la metà del secolo. In sostanza, l’impiego di simili sostanze avrebbe contribuito a peggiorare una situazione già disastrosa di per sé dato che, allo stato attuale, i gas che riscaldano la Terra non accennano a diminuire.Sul progressivo richiudersi del buco nell’ozono, intanto, è intervenuto il segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale, Petteri Taalas, che ha illustrato il rapporto sui progressi stilato con scadenza quadriennale. “L’azione sull’ozono costituisce un precedente per l’azione per il clima”, ha detto. “Il nostro successo nell’eliminare gradualmente le sostanze chimiche che consumano ozono ci mostra cosa si può e si deve fare con urgenza per abbandonare i combustibili fossili, ridurre i gas serra e quindi limitare l’aumento della temperatura”.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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