Roberto Gualtieri è il candidato sindaco a Roma per il PdMali: è libera la coppia di italiani e il figlio sequestrati due anni faMali: è libera la coppia di italiani e il figlio sequestrati due anni faSofferenza terminata per la famiglia Langone,investimenti sequestrati il 19 maggio 2022 nella loro abitazione nel sud-est di Bamako, la capitale del Malidi Luigia Bruccoleri Pubblicato il 27 Febbraio 2024 alle 16:14 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataafricacoppiasequestro#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La liberazione di Rocco Langone, sua moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone, avvenuta dopo quasi due anni dal loro rapimento in Mali, è stata accolta con enorme sollievo e gioia. La notizia è stata annunciata da Palazzo Chigi, che ha sottolineato il ruolo cruciale della Farnesina e dell’AISE, insieme alle autorità locali, nella conclusione delle trattative con il gruppo jihadista affiliato ad al-Qaida.Famiglia italiana liberata, il rientro dal MaliLa coppia di coniugi, originaria della Basilicata ma residente in Brianza e trasferitasi in Mali diversi anni fa, tornerà a Roma oggi stesso, martedì 27 febbraio. Saranno accolti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che sicuramente offrirà loro sostegno e solidarietà a nome del governo italiano.Famiglia Langone, le condizioni di saluteDurante la notte trascorsa, sono stati finalmente liberati tre cittadini italiani: Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone. Il loro rapimento risale al 19 maggio 2022, quando furono sequestrati nella loro casa alla periferia di Koutiala, una città a sud-est di Bamako, la capitale del Mali, dove vivevano da diversi anni. Nonostante la lunga prigionia, il governo italiano assicura che la famiglia Langone si trova in buone condizioni di salute.Il rapimento è stato perpetrato da una fazione jihadista affiliata al JNIM (Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani), collegata ad al-Qaida, attiva in diverse parti dell’Africa Occidentale. La famiglia Langone risiedeva a Koutiala da diversi anni, facendo parte di una comunità dei Testimoni di Geova, completamente integrata nel contesto locale.La liberazione della famiglia è stata resa possibile grazie all’intensa azione avviata dall’AISE, in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sin dalle prime fasi del sequestro. In particolare, sono stati cruciali i contatti stabiliti dall’Agenzia con personalità tribali e con i servizi di intelligence locali.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
Renzi: "Il M5s è al capolinea, Conte li lascerà per fare qualcosa da solo"Governo, niente riconferma per l'ex sottosegretaria Zampa Via libera Cdm del Dl: Italia rossa o arancione fino a fine aprileCovid, Mario Draghi: piano per le riaperture e campagna vaccinaleCasaleggio e il rapporto con il Movimento: "Spero non attacchino Rousseau per il terzo mandato"