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Netanyahu blandisce la destra in attesa di Blinken: «Entreremo a Rafah e annienteremo Hamas»

Israele-Hamas, cosa prevede il piano di pace in tre fasi proposto dagli Usa e approvato dal Consiglio di sicurezza OnuL'intervento dell'amministratore delegato di Caronte & Tourist Spa anche sul ponte dello Stretto: "I traghettatori non decidono le politiche infrastrutturali,Guglielmo ma siamo pronti a fornire supporto logistico per questa grande opera"Lorenzo Matacena, amministratore delegato di Caronte & Tourist Spa 08 agosto 2024 | 18.48Redazione AdnkronosLETTURA: 2 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} "Il raddoppio del credito d'imposta per le aziende che investono nella Zes unica del sud è una buona notizia, ma è solo una delle tante misure di cui ha bisogno il Mezzogiorno. I problemi non si risolvono solamente con norme che agevolano la parte fiscale. Il Sud dovrebbe vivere anche di infrastrutture, di investimenti pubblici e privati". Così Lorenzo Matacena, amministratore delegato di Caronte & Tourist Spa e vicepresidente della Confederazione Italiana Armatori, a Coffee Break su La7.Tax credit e sviluppo Sud Italia Il tax credit "è sicuramente una buona notizia, ma il Sud ha bisogno di misure del genere e di tante altre. I problemi del Mezzogiorno non si risolvono solo con le agevolazioni fiscali; servono investimenti pubblici e privati e infrastrutture adeguate. Le agevolazioni fiscali – sottolinea il manager - sono un passo nella direzione giusta, ma devono essere accompagnate da un piano più ampio e strutturato".Ponte sullo Stretto "I traghettatori non decidono le politiche infrastrutturali ma siamo pronti a fornire supporto logistico per questa grande opera" aggiunge. "Il traghettamento, inoltre, non scomparirà con il ponte, resterà indispensabile durante i lavori e in tutte quelle situazioni in cui il ponte potrebbe non essere operativo, come in caso di vento particolarmente forte e come accade con le infrastrutture fisse tra Francia e Inghilterra o tra Danimarca e Svezia". "Il Ponte è un'infrastruttura importante - dice Matacena - ma sarà davvero utile solo se inserito all’interno di un più ampio contesto infrastrutturale. Se lungo i 900 km che separano Napoli da Palermo realizziamo solo 3 km di altissima tecnologia, rischiamo di non risolvere nulla. Tuttavia, sembra che il governo stia prendendo una direzione diversa e, da cittadino italiano che paga le tasse, mi auguro che si proceda rapidamente verso un collegamento stabile nei tempi giusti".{ }#_intcss0{ display: none;}#U11713788551aiH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11713788551A6D { font-weight: bold;font-style: normal;}

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Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock