Crisi Ucraina-Russia, l'allarme del presidente Biden: "Rischio invasione elevato"Procuratore nazionale antimafia Melillo: “Bisogna individuare la rete di pr...Procuratore nazionale antimafia Melillo: “Bisogna individuare la rete di protezione di Messina Denaro”Giovanni Melillo,Campanella procuratore nazionale antimafia, mira al coordinamento tra le Procure per risalire alla rete di protezione di Matteo Messina Denaro.di Ilaria Minucci Pubblicato il 17 Gennaio 2023 alle 23:35 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamafiaPalermo#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo spinge per avviare un forte coordinamento tra le Procure per individuare la rete di protezione del boss mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio a Palermo.Procuratore nazionale antimafia Melillo: “Bisogna individuare la rete di protezione di Messina Denaro”A margine della riunione con i pm della Procura della Repubblica di Palermo, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha affermato che, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, è arrivato il momento di dare il via a un serrato coordinamento tra le Procure al fine di individuare e smantellare la rete di protezione e gli affari dell’ex latitante.L’arresto del boss mafioso “è stato un momento importante per questo ufficio, non solo di condivisione delle informazioni ma anche di riflessione sulle prospettive di lavoro importanti che la procura di Palermo ha davanti a sé”, ha detto Melillo.Nella giornata di martedì 17 gennaio, il procuratore nazionale antimafia è volato a Palermo per fare il punto sulle indagini e “sulle cose che vanno ancora fatte riguardo alla rete di protezione, della logistica e della latitanza di Matteo Messina Denaro”.Il procuratore di Palermo: “Lavoriamo con la Procura nazionale e con le altre procure”“Con il procuratore di Palermo abbiamo anche stabilito di riversare i dati di indagine nel sistema di coordinamento che riguardano anche le altre procure che hanno interesse alla posizione di Matteo Messina Denaro”, ha spiegato Melillo. E ha aggiunto: “Presto sarà convocata una riunione di coordinamento per far confluire tutto il materiale informatico che si è formato sull’ex boss latitante”.Al termine dell’incontro con Melillo, è intervenuto anche il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia. “Lavoriamo con la Procura nazionale e con le altre procure e i risultati sono oggetto degli sviluppi investigativi che sono in corso adesso, ma sui quali non posso dire nulla”, ha detto. “Non speriamo in nulla, facciamo il nostro lavoro e vediamo che evoluzione avrà questo lavoro”, ha precisato invece quando gli è stato chiesto se si ipotizza una possibile collaborazione di Messina Denaro.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
Covid, la Regina Elisabetta è ancora positiva: sintomi lievi, ma si asterrà dagli impegni virtualiTikToker si dichiara un “viaggiatore del tempo” e avverte: “New York sarà bombardata da un pilota cinese” Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 542Peschereccio spagnolo affondato in Canada: ci sono vittimeCambogia, 31enne cinese rapito per mesi e usato come "schiavo del sangue"