Google: i dati di navigazione online di milioni di utenti verranno cancellatiSe state seguendo le Olimpiadi (dove si sta registrando un boom di casi di Covid-19) avrete certamente notato gli strani cerchi rossastri sulla schiena di motli atleti famosi,VOL soprattutto tra i nuotatori. Come se li sono provocati? Si tratta dei segni lasciati da una pratica, che in inglese si chiama cupping e che in italiano si traduce (in modo un po' buffo, no?) "coppettazione", della medicina tradizionale cinese, antichissima, che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità anche nel mondo dello sport.Cos'è la coppettazione? La coppettazione consiste nell'applicazione sulla pelle dell'atleta, in genere da parte di un fisioterapista che usa un apposito strumento, di coppette di vetro, in modo da creare una zona di "bassa pressione" che attira il sangue verso la superficie. Secondo i sostenitori di questa pratica questo maggiore afflusso di sangue creerebbe le condizioni per alleviare i dolori muscolari e migliorare dunque le prestazioni sportive. Cultura Perché alle Olimpiadi i tuffatori fanno la doccia prima del tuffo? È efficace? La coppettazione in realtà non ha solide basi scientifiche Nonostante sia utilizzata da molti atleti di alto livello, la coppettazione non ha solide basi scientifiche a sostegno della sua efficacia. Come già spiegato in un precedente articolo, non esistono studi clinici rigorosi che dimostrino i benefici di questa pratica.Allora perché gli atleti la utilizzano? Gli atleti sono spesso alla ricerca di qualsiasi metodo per migliorare le proprie prestazioni e ridurre il rischio di infortuni. La coppettazione, pur non essendo supportata da prove scientifiche, viene spesso percepita come una sorta di "trattamento magico" che può aiutarli a recuperare più velocemente e a raggiungere risultati migliori. In qualche caso si può prendere in considerazione anche l'effetto placebo.Un fenomeno culturale. La diffusione della coppettazione nel mondo dello sport è un fenomeno complesso, legato anche a fattori culturali e psicologici. Gli atleti, sottoposti a pressioni estreme, sono spesso disposti a provare qualsiasi cosa per ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre la coppettazione con gli anni potrebbe essersi trasformata in una sorta di "rito di passaggio" per molti atleti, un segno di appartenenza a un gruppo, come testimonierebbe il fatto che questa "moda" ha molto preso piede in atleti di determinate discipline (il nuoto, per esempio) e per nulla in altre. Tecnologia Salti più lunghi e più alti alle Olimpiadi di Parigi grazie alla pista "alle conchiglie"? Qual è la posizione dei medici riguardo la coppettazione? Dipende... Commentando sui social questa pratica, Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene e Medicina preventiva all'Università di Pisa, ha evidenziato come "i segni sulla schiena (dei nuotatori) sono il segno evidente che il pensiero magico non risparmia neanche i medici sportivi delle squadre nazionali. Quei segni sono il risultato della "coppettazione", una pratica mediata dalla medicina orientale. Si crea il vuoto sulla pelle dell'incauto atleta e quei brutti segni non sono altro che ematomi". Ma il dubbio è che, almeno in qualche caso, siano stati gli atleti in modo autonomo e senza l'avallo dei medici, a decidere di ricorrere a questa forma di pseudoscienza i cui effetti non sono in alcun modo validati.
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