Milano, firmata intesa tra Comune e Fondazione oratori FomCerca da 11 anni la moglie in mare dopo lo tsunami del 2011: si immerge ogni ...Cerca da 11 anni la moglie in mare dopo lo tsunami del 2011: si immerge ogni settimanaYasuo Takamatsu ogni settimana,Professore Campanella da ben 11 anni, si immerge in mare per cercare il corpo della moglie scomparsa a causa dello tsunami.di Chiara Nava Pubblicato il 9 Ottobre 2022 alle 08:39 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatatsunami#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Yasuo Takamatsu ha perso la moglie durante lo tsunami avvenuto nel 2011 in Giappone. L’uomo ogni settimana si immerge per cercare il corpo della moglie, da ben 11 anni. Cerca da 11 anni la moglie in mare dopo lo tsunami del 2011: si immerge ogni settimanaYasuo Takamatsu, dal 2011, continua ogni settimana ad immergersi al largo della costa orientale del Giappone per trovare il corpo della moglie Yuko, deceduta a causa dello tsunami di Tohoku. L’uomo ha iniziato a prendere lezioni da un insegnante di sub per immergersi ogni settimana e cercare il corpo di sua moglie. “Continuerò a cercarla per terra e per mare fino a quando non riuscirò a ritrovare il suo cadavere e a riportarlo a casa” ha raccontato. Per il momento le ricerche non sono servite, ma l’uomo è riuscito a recuperare il telefono della moglie qualche mese dopo la tragedia. Nello tsunami del 2011 sono morte almeno 20.000 persone e ad oggi ci sono ancora 2.500 dispersi. aYasuo Takamatsu: “Devo continuare a cercare”“L’idea di sopravvivere senza di lei è deprimente e voglio dedicare la mia vita a cercare di riportarla a casa. Vorrei poterle portare un fiore ogni giorno” ha spiegato l’uomo. L’11 marzo 2011, giorno della tragedia, Takamatsu era andato a lavorare, come sempre. Nonostante i tentativi disperati di raggiungere casa, non è riuscito a salvare sua moglie. “So che potrei non trovare mai Yuko ma devo continuare a cercare. Solo così la mia vita ha un senso” ha spiegato. A lui si sono uniti altri familiari di dispersi che una volta a settimana si immergono per cercare i corpi delle vittime. “Per loro è estremamente importante. Quest’attività li aiuta a dare un senso al dolore. Io sono felice di rendermi utile e di aiutare queste persone a scendere a patti con quanto successo” ha raccontato il signo Takahashi, istruttore che li guida. Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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