Il suolo di New York continua ad abbassarsi: lo studio della NasaIl GPT Store di OpenAI,trading a breve termine la piattaforma nata per ospitare e condividere chatbot personalizzati dagli utenti e basati sui modelli GPT, è stata invasa da spam e contenuti software che potrebbero potenzialmente violare il copyright e le regole della società. Inaugurato il GPT Store di OpenAIL’allarme è scattato a seguito di un’indagine di TechCrunch, che ha rivelato la presenza di chatbot che, presentandosi come tool generativi di immagini nello stile di Disney e Marvel – tra gli altri -, nascondono in realtà il loro reale obiettivo: fungere da canale verso servizi a pagamento di terze parti. Gli stessi si pubblicizzano inoltre come in grado di aggirare gli strumenti di rilevamento dei contenuti AI, facendo sorgere ulteriori dubbi in merito al problema dei deepfake.Un chatbot che opera da canale verso servizi di terze parti – Immagine di OpenAI (tratta da techcrunch.com)Nonostante OpenAI affermi di utilizzare diversi sistemi di moderazione utili a filtrare simili tool, l’azienda sembra avere concrete difficoltà nel mantenimento di un adeguato controllo sulla qualità dei contenuti presenti nel suo GPT Store. La ‘supervisione’ garantita dalla società potrebbe dunque non essere sufficiente.
Ucraina, Lavrov sui negoziati: "Restiamo sulle nostre posizioni"Testimonianze sul terremoto in Marocco da parte degli italiani: cos'è successo Israele, all'università di Tel Aviv le foto degli ostaggi di Hamas in aulaUSA, due taxi automatici hanno rallentato un'ambulanza: morto un uomoAlluvione in Libia, il quadro: si temono oltre 10mila morti