Terremoto a Firenze, il governatore della Regione Giani: "Non ci sono danni a persone"Rocco Barocco porterà in scena la sua idea di moda all'anfiteatro di Pompei,Professore Campanella il 23 luglio, un evento per cui sono attesi 1.200 invitati da ogni parte del mondo. Sulla passerella sfileranno cinquanta modelle e cento abiti. La passione dello stilista per la moda si è manifestata presto e del diploma nautico conseguito in gioventù è rimasto solo un accenno semantico quando ha iniziato a lavorare alla boutique del Porto all'età di 18 anni. Il resto è storia, la storia di un marchio che si è fatto presto strada nell'haute couture e nel pret à porter. In un'intervista al Corriere, Rocco Barocco parla del suo rapporto con la moda, del passare del tempo e di come lo stile debba rifletterlo, ma anche di lotte per i diritti e della sua avversione per gli eccessi. La donna, la moda e le lotte (senza eccessi)La sfilata all'anfiteatro di Pompei racconterà «la mia idea di donna», dice Rocco Barocco in un'intervista al Corriere di Napoli, vale a dire «con un bel seno, un punto vita definito, belle spalle... insomma donne vere», che lo stilista definirebbe "mediterranee". E questa idea torna quando pensa agli abiti che più di tutti gli hanno regalato soddisfazione: «Tutti quelli che sono stati apprezzati dai mariti e dai compagni delle signore che li hanno indossati» e hanno in qualche modo confermato il suo intento di «rendere le donne belle e desiderabili».Ma il tempo passa per tutti e Rocco Barocco non apprezza la tendenza delle donne non più giovani di «guardare le figlie e di imitarne lo stile», consigliando invece di «vestirsi secondo quello che suggerisce la loro età. A 40 o 50 anni - dichiara lo stilista - non ci si può ispirare allo stile di una ventenne, tornare indietro è ridicolo». Non si tratta solo di abiti, però, ma anche di atteggiamento: è preferibile «una femminilità dolce e meno aggressiva». Rocco Barocco conta tra le sue creazioni la divisa per le carabiniere, disegnata quando l'Arma ha aperto alle donne, eppure delle lotte femministe lo stilista non apprezza gli eccessi, sebbene condivida «il senso di una serie di argomentazioni». E l'eccesso è apprezzato ancora meno quando si tratta di iniziative come il Gay Pride, per cui afferma che «boa di struzzo e travestimenti stravaganti e vistosi secondo me non servono ad accendere i riflettori nel modo giusto sulle istanze della comunità gay ed Lgbtqia+».Gli anni sono passati anche per lo stilista, ma non la sua voglia di dedicarsi alla moda, alla crezione e alla sua passione. Il futuro di Rocco Barocco, poi, è già deciso: «Ho adottato Raffaele Miraglia, un mio collaboratore che è con me da 12 anni». Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Luglio 2024, 18:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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