Israele ritira la gran parte delle truppe da Gaza. Netanyahu: «Siamo pronti agli attacchi iraniani»Si tratta della formazione denominata Se acabó la fiesta,ETF la festa è finita (SALF), di Luis Pérez, detto Alvise, in onore del personaggio di un romanzo del filosofo italiano del cinquecento Agostino Nifo. La sua irruzione ha frenato la crescita del partito di Santiago Abascal al di sotto del 10 per cento, conquistando ben tre seggi nell’europarlamento con un bottino elettorale di 800.000 votiIn Spagna, le elezioni europee della scorsa domenica sono state vinte di misura dal Partido Popular. I socialisti hanno infatti resistito ancora una volta all’avanzata delle destre, contenendone l’abbrivio. Le sinistre non socialiste, divise, hanno registrato un risultato ben al di sotto di quello di Podemos nel 2019. La novità più rilevante si è avuta invece nel campo dell’estrema destra, dove è sorto un nuovo temibile concorrente per Vox.Si tratta della formazione denominata Se acabó la fiesta, la festa è finita (SALF), di Luis Pérez, detto Alvise, in onore del personaggio di un romanzo del filosofo italiano del cinquecento Agostino Nifo. La sua irruzione ha frenato la crescita del partito di Santiago Abascal al di sotto del 10 per cento, conquistando ben tre seggi nell’europarlamento con un bottino elettorale di 800.000 voti.Un risultato appena inferiore a quello ottenuto da Sumar, socio di minoranza del governo di coalizione progressista. Da questo momento, dunque, la destra spagnola si compone di tre partiti, Pp, Vox e SALF, che competeranno tra di loro su uno stesso bacino elettorale. La destra estrema spagnola si è sempre poco assomigliata a quella presente negli altri paesi europei. Vox è un partito neofranchista, nostalgico di un passato di cui ripropone precetti e simbologia senza troppo pudore.SALF invece rappresenta una versione attuale dell’estrema destra, che nasce e si sviluppa sui social, come quella trumpiana, o quella argentina di Milei. Non per nulla, il suo logo è uno scoiattolo con la maschera di Anonymus, come si usa negli ambienti dell’estrema destra statunitense. Diversamente da Vox, SALF prende voti nelle classi di reddito medio-basso, tra i lavoratori, nelle aree urbane di media grandezza, tra i giovani disoccupati. Perciò, se Vox è una scissione del Pp, SALF non è invece una scissione di Vox: si tratta piuttosto dell’ampliamento del campo dell’estrema destra, verso una sua maggiore radicalizzazione e ammodernamento. MondoLe destre europee danno un segnale a Trump in vista di novembre: le urne sorridono ai suoi alleatiMatteo MuzioIl suo leader, Alvise, è un giovane andaluso di 34 anni, un uomo senza partito, con una forte ambizione politica fin dal principio e la necessità di proteggersi con l’immunità parlamentare dalle molte denunce e condanne per avere diffuso bufale e insultato politici e giornalisti. La sua carriera politica inizia in UPyD, un partito conservatore nato nel 2007, continua in quello liberale di Ciudadanos, senza però fare carriera. Alvise allora si avvicina a Vox, senza mai militarci, fino a che decide di muoversi da solo. Da solo fino a un certo punto, perché dimostra di potersi avvalere della professionalità di altri e di disporre di risorse economiche.Nel periodo del confinamento comincia a diffondere fake, il suo linguaggio sui social è aggressivo, le molestie nei confronti di politici e giornalisti costituiscono una modalità della sua azione politica. Dopo la pandemia comincia a pensare seriamente di investire questo patrimonio politico in una iniziativa di prima linea. Lancia la sua candidatura per le europee ad aprile, ma è un anno che lavora a costruire una sorta di movimento della società civile.La sua campagna elettorale si è sviluppata in una dozzina di iniziative pubbliche e l’uso massiccio di un canale di Telegram con oltre mezzo milione di followers. Alvise non ha presentato un programma vero e proprio, che però dice di possedere compilato in 300 pagine. Si è limitato ad alcuni slogan espressione di una cultura antipolitica, xenofoba, omofoba, antifemminista.La sua formazione è stata attiva nelle manifestazioni sotto la sede del Psoe a Madrid, nello scorso novembre, per protestare contro l’accordo di investitura di Pedro Sánchez con l’indipendentismo catalano. Così come è stata presente in quelle promosse da Hazte Oir, davanti alle cliniche, contro l’aborto. CommentiLa destra cavalca la rabbia e la voglia di protezione. Per il Pd il difficile viene oraNadia UrbinatipolitologaCon uno spettro ideologico che tiene assieme complottismo ed elementi di estrema destra, ha lanciato alcune proposte in materia di politica penitenziaria che si rifanno a quelle del dittatore salvadoregno Bukele. Alvise, infatti, promette di costruire un carcere nei dintorni di Madrid per 40.000 persone, ove mettere migranti, politici e criminali, oltre il presidente del governo Pedro Sánchez e di ripristinare i lavori forzati. In carcere vuole farci finire anche giudici e magistrati perché corrotti, propone che la polizia possa sparare sui narcotrafficanti. Si scaglia contro gli stipendi degli europarlamentari e vuole blindare costituzionalmente l’uso del danaro contante, che non lascia traccia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediElena Marisol BrandoliniGiornalista italiana, vive in Catalogna. Laureata in Economia e con un dottorato in Relazioni internazionali, ha lavorato come ricercatrice economica, sindacalista della Cgil e dirigente nella pubblica amministrazione italiana. Ha collaborato con L’Unità e Il Fatto Quotidiano. Attualmente scrive anche per Il Messaggero e East West.
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