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Arriva il primo sì al premierato, scintille Lega-FI sull’autonomia

Il Pd è la delegazione più forte nel Pse, secondi gli spagnoli del PsoeIl Comando di difesa aerospaziale del nord America (Norad) ha rilevato quattro bombardieri—due russi e due cinesi—sorvolare l'Alaska. È la prima volta che aerei russi e cinesi vengono intercettati mentre operano congiuntamente in questa area,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella come confermato da un funzionario della Difesa americana alla Cnn. Secondo una nota del Norad, i velivoli, identificati come due TU-95 "Bear" russi di origine sovietica e due H-6 cinesi, sono rimasti nello spazio aereo internazionale all'interno della Zona di identificazione della difesa aerea (Adiz) dell'Alaska e "non sono stati considerati una minaccia". L'Adiz dell'Alaska, istituita durante la Guerra Fredda, si estende ben oltre le acque territoriali statunitensi nel Mar di Bering e nell'Oceano Artico. Le autorità statunitensi monitorano e gestiscono il traffico aereo in questa area per prevenire intrusioni e minacce potenziali.La reazione all'avvistamentoIn risposta a questa attività, Stati Uniti e Canada hanno mobilitato le loro forze aeree. Alcuni caccia F-16 e F-35 statunitensi, insieme ai CF-18 canadesi, sono decollati per monitorare da vicino i bombardieri, supportati da altri aerei ausiliari. Sebbene la presenza di aerei russi nell'Adiz dell'Alaska non sia insolita, l'avvistamento di velivoli cinesi è una novità. L'evento conferma le previsioni di marzo del generale Gregory Guillot, capo del comando settentrionale degli Stati Uniti, che aveva previsto l'arrivo di aerei cinesi nell'Artico entro l'anno. La Cina, considerandosi uno "stato quasi artico", sembra voler ampliare la sua presenza nel Grande Nord anche attraverso la cooperazione con la Russia.Il Ministero della Difesa cinese ha descritto l'operazione dei bombardieri russi e cinesi come una "pattuglia aerea strategica congiunta" nel Mar di Bering. Il portavoce Zhang Xiaogang ha dichiarato che si tratta dell'ottava pattuglia congiunta dal 2019, parte di un piano annuale di cooperazione tra le forze armate dei due paesi. Zhang ha sottolineato che l'azione non è rivolta contro terzi e rispetta le normative internazionali: mira a rafforzare la cooperazione e la fiducia reciproca tra Cina e Russia.

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